Dall’incontro tra Dirk Homuth e Charlie Mason
(uno è di stanza a Berlino, l’altro a New York)
nasce il progetto Almost Charlie, e “The Plural
Of Yes” è il secondo album che segue “Loving
Counterclockwise” del 2006.
Per una volta tanto le info fornite a noi addetti ai
lavori hanno un sostanzioso fondo di verità: per
chiarire la ‘posizione’ degli Almost Charlie vengono
chiamati in causa The Beatles, Belle And Sebastian,
Nick Drake, Kings Of Convenience, Big Star. Verissimo;
riferimenti che ritroviamo in maniera più o meno evidente
man mano che le tracce scorrono.
Aggiungerei – per quanto si tratti più che altro di piccole
sfumature – i Gene (vedi “The Monster And Frankenstein”,
ma anche “Leaving Is Easy” e “Beyond And Above”), per
quel particolare tocco di classe ed eleganza.
Concepito via web, “The Plural Of Yes” riesce a sprigionare
un bel calore pop, con almeno due centri pieni (“In Another
Life” e la title track: dal guizzo melodico stellare la prima,
dalle orchestrazioni fascinose la seconda).
(Words On Music)
Massimiliano Drommi
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