La newyorchese Marnie Stern è una formidabile
artefice di deliranti allucinazioni sonore, sull’orlo
di isterismi indomabili, alla deriva di una follia
tanto manifesta quanto inattaccabile.
Non a caso si fa accompagnare anche in questo
suo terzo lavoro dal funambolico e schizofrenico
batterista Zack Hill, come sempre a briglia sciolta,
eccessivo, scomposto e mirabolante come solo
lui sa essere (al basso figura, invece, Matthew
Flegel dei Women).
Quando si dice una donna in gamba: voce
amabilmente sopra le righe e un chitarrismo
alquanto eccelso grondante elettricità
abrasiva.
Come resa finale abbiamo pezzi rock al cardiopalma,
dal profilo arty, tendenti al noise e alla confusione,
febbrilmente psicotici e infettivi.
Apice della raccolta è “Transparency Is The New
Mystery”, perfetto connubio tra palpitanti melodie
vocali e umori psichedelici, in uno scintillante e
riuscitissimo formato canzone.
Marnie Stern è un’adorabile scheggia impazzita
dell’indie statunitense; speriamo solo che il futuro
non le riservi (possibili?) tentazioni commerciali.
(Kill Rock Stars/Souterrain Transmissions)
Massimiliano Drommi
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