Sono una formazione olandese nata dopo lo
scioglimento dei Mekanik Kommando sul
finire degli anni ’80, e questo album è il secondo
della serie “White Nights” (che esce ad un anno
di distanza da “The Hand Of Tzafkiël”).
Il trio – composto da Peter Van Vliet, Simon Van
Vliet e Maarten Scherrenburg – attraverso voce,
chitarra, sitar, tablas, zither, synth analogici, field
recordings e quant’altro, dà origine ad un suono folk
psichedelico sottile e vellutato, che va a spalmarsi
lungo 18 tracce contrassegnate da una quiete interiore e
un intimismo dalle fascinazioni dreamy, dagli aromi
orientali.
In “White Nights-Glowing Lights” troverete songs dal
languore un po’ nostalgico, ma anche derive atmosferiche
dallo splendore infinito (“Glowing Lights”).
(Tonefloat)
Massimiliano Drommi
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