Perso per strada il vecchio compagno d’avventure
Jean-Yves Tola, Pascal Humbert (16 Horsepower,
Wovenhand) per il nuovo album chiama a raccolta
nuovi guests - che lo spalleggiano degnamente lungo
queste dieci tracce - pur restando fondamentalmente
in solitaria ad agire dietro le quinte del progetto Lilium.
Al microfono, oltre a Kal Cahoone, c’è anche Hugo
Race; tra gli altri musicisti compare pure Thomas
Belhom (Tindersticks) alla batteria e percussioni.
In “Felt” si possono assaporare suadenti ambientazioni
filmiche toccate da brezze country-desertiche (“Right
Where You Are”), talvolta speziate di tex-mex (“Mama
Bird”), altre più vicine ai Calexico (“Her Man Has Run”).
Non mancano tinte folk autunnali (“Lily Pool”), crepuscoli
ambient (“Amsterdam-Paris”), spiragli rock nostalgici
(“Miracle”), sconfinamenti in territori post-rock (“One
Bear With Me”) e orizzonti atmosferici (“Believer”).
Per quanto riguardo l’utilizzo delle componenti
elettroniche, la parsimonia è di casa.
(Glitterhouse/Venus)
Massimiliano Drommi
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