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 The Right Moves - The End Of The Empire - CD

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Gli instancabili Kevin Shea (alla batteria; Storm &
Stress, Talibam!, People, Hey! Tonal) e Ninni Morgia
(alla chitarra; White Tornado, La Otracina, Quivers,
Death.Pool), assieme al bassista Stuart Popejoy
(Bassoon), tornano con un nuovo album a due
anni di distanza dall’omonimo debutto.

Non c’è più il trombettista Peter Evans, ma la
sostanza sonora di fondo non varia più di tanto:
a permanere è pur sempre un burrascoso improv-
rock, esacerbante e tumefatto, dilaniante e
psicotico, affilato e sferragliante. Shea percuote
con il suo inconfondibile stile, mentre Morgia
disegna fibrillanti traiettorie dall’afflato
psichedelico, tra rarefazioni jazz ed
escoriazioni noise.

La prima parte di “The End Of The Empire” è più
‘rintracciabile’ e dilatata (“Meet You at The Black
Sands”, “When We Were American”, “Cleaning Up
The The Desk”; quest’ultima segnata da un cupo e
vibrante – anche se breve – segmento iniziale),
mentre la seconda risulta essere più obliqua e
scoscesa (“Yes, They Can”, “Living Undergound”,
“Fast Mood”, “Social Power Jumboree”, “We Will
All Have Beards”.

Complimenti alla Ultramarine per aver inaugurato
il proprio catalogo con un disco decisamente
buono.

(Ultramarine/Goodfellas)



Massimiliano Drommi




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