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Officina Estragon presenta:The Wedding Present,Agnostic Front,Sondre Lerche,Dog Eat Dog (02/03/2005) |
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I CONCERTI DI MARZO
Ven 4 marzo – KING DJANGO & VICTOR RICE (Rock Steady - UK)
Mr. Jeff Baker, in arte King Django, è uno di quei musicisti intelligenti ed un po’ defilati che rivestono il ruolo di precursori di una scena musicale senza ottenerne grandi vantaggi economici e d'immagine. E' indubbio infatti che King Django sia una figura fondamentale nella scena ska dell'East Coast americano. Cantante, ragamuffin MC, cantautore, arrangiatore e produttore, ha fondato nel 1984 la prima fanzine ska a N.Y.C., prima di collaborare con quelle che oggi sono le band di punta del genere: Slackers, Toasters, Mighty Mighty Bosstones, Murphy's Law
Nel 2001 ha pubblicato “Reason", il primo disco inciso per la Hellcat Records, l'etichetta di Tim Armstrong dei Rancid. Nel 2004 è tornato a farsi sentire con “A single Threat”, una raccolta di 16 vecchi successi e 3 inediti.
All’Estragon si presenterà insieme a Victor Rice, il bassista degli Scofflaws.
Ore 22,30 – Ingresso 5 euro
Sab 5 marzo – CULT OF LUNA + VIDNA-O-BMANA + NATIVIST (Post HC - Svezia)
I CoL pongono fine al discorso intrapreso dai Neurosis una decina di anni fa, regalandoci (forse) l'atto definitivo del post core, così come inteso dalla grande band di Oakland. Suoni grevi che si muovono con la lentezza di un pachiderma, aperti solo a pochi sprazzi di luce soffusa, voce catacombale che grida al mondo il proprio dolore. Nero, umanità, solitudine: tre parole per definire le visioni in musica dei sei ragazzi di Umea (Svezia, città natia anche dei Meshuggah). Pensate alla 'freddezza nordica' dei Breach, slabbratela all'infinito, fondetela ad una psichedelia che scuote l'animo a tal punto da rendersi conto che il vero terrore non proviene dal mondo che ci circonda, ma solo da noi stessi. Disco difficile, nei suoni, nelle tematiche, nella durata (oltre settanta minuti), ma tremendamente affascinante.
Ore 22,30 – Ingresso 12 euro
Mer 9 marzo – CHOP CHOP BAND (Reggae - Italia)
Nata nel 1992 in Puglia la Chop Chop Band esprime attraverso la musica reggae la cultura della solidarietà e della non violenza. Dal 1993 al 1996 la band gira tutto il Sud Italia attraverso centri sociali e collettivi autonomi. Si autoproduce il primo disco “Fiore di terra” che esce nel 1997 e viene scelto dalla rivista Avvenimenti come allegato, diffondendolo in ben 40.000 copie. Nel 1999 esce il loro secondo CD “Sveglia!” un disco che suona come una continua esortazione all’agire e a guardarsi attorno per capire le piccole e le grandi cose che non vanno in questo nostro tempo.
Nel 2004 esce “Ci sei o no!?”, un disco che la band definisce reggae-new’: uno stile che al roots (che fino a ieri aveva contraddistinto il sound della band) mischia le radici del reggae ad una maggiore consapevolezza, non soltanto musicale ma anche sociale.
Ore 22,30 – Ingresso gratuito
Gio 10 marzo – SONDRE LERCHE (Rock - Norvegia)
Il norvegese Sondre Lerche Vaular, il più giovane di 4 fratelli, si appassiona alla musica fin da piccolo, dapprima con il successo dei connazionali A-ha, che lo stimola ad intraprendere lo studio della chitarra a 8 anni. All’età di 14 anni scrive la sua prima canzone “Locust girl” e la sorella lo aiuta ad entrare di nascosto nel club dove lavora per permettergli di fare qualche session acustica. In una di quelle occasioni viene notato dal produttore H.P. Gundersen, che lo introduce in un mondo musicale nel quale Sondre potrà scoprire il sixties pop, la psichedelia, la bossa nova brasiliana e tutto ciò che poi lo influenzerà i modo determinante: Burt Bacharach, Elvis Costello, Steely Dan, Cole Porter, High Llamas, Jeff Buckley, Beck, ecc. Grazie all’aiuto della manager di Oslo Tatiana Penzo, Lerche ottiene nel 2000 un contratto con la Virgin e pubblica due EP nel corso dell’anno seguente: in febbraio “You Know So Well”, che lo catapulterà al terzo posto nelle classifiche nazionali, e in giugno “No One’s Gonna Come”, che lo affermerà definitivamente nel suo paese. La sortita internazionale avviene nel 2002, quando esce il primo album “Faces Down”, prodotto dai due High Llamas Sean O’Hagan e Marcus Haldoway. Nel 2004 ha pubblicato “Two Way Monologue”.
Ore 22,30 – Ingresso 10 euro
Ven 11 marzo – UNITY TOUR 2005:
AGNOSTIC FRONT (Usa), TERROR (Usa), DIECAST (Usa), BRAHMAN (Jap)
Gli skinhead più blasonati di New York sono gli Agnostic Front di Roger Miret (canto) e Vinnie Stigma (chitarra). Ignorati nel 1982 ai tempi dell'EP “United Blood” (RatCage), che pure conteneva siluri ultrasonici come Last Warning, Friend Or Foe e la title-track, non ebbero miglior sorte con il primo album “Victim In Pain” (RatCage, 1984). “Something's Gotta Give” (Epitaph, 1998) è una sorprendente reunion; sorprendente non perché gli Agnostic Front si sono riformati (é una moda), ma perché i brani sono all'altezza dei classici del passato, con immutata furia e immutato sarcasmo. I testi, come sempre, lasciano a desiderare in fatto di coerenza e rettitudine, ma gli Agnostic Front non hanno mai preteso di essere dei filosofi.
Veramente imperiosi i TERROR! Considerati, un po' a torto, semplici alunni dei Cro-mags e degli Agnostic Front, la band ha un'attitudine abbastanza moderna nei confronti dell'hardcore. Il rispetto per i vecchi leoni della scena newyorkese non manca, ma la consapevolezza del passato, è unita ad un suono aggressivo e compatto che li rende una delle migliori band del momento. Forse saranno loro a far apprezzare il suono duro e veloce al di fuori di una ristretta cerchia dei devoti.
Ore 20,30 – Ingresso 15 euro
Ven 18 marzo – I 400 COLPI festa per i 10 anni di attività!!
(ska - ita)
Pur con qualche cambio di formazione, sono una delle rare band nate sui banchi di scuola e sopravvissute al passare degli anni e degli impegni di vita dei suoi componenti.
L’avventura di Matteo Tarozzi e dei suoi amici prende il via intorno al 1992 a Bologna, in uno scantinato di via Andrea Costa. E’ subito ska. Il nome della band, trae spunto dall'omonimo film di Francois Truffaut del 1959, il cui significato, fare il diavolo a quattro, è un perfetto sinonimo per descrivere la voglia di divertirsi della band e la sua carica coinvolgente.
Le prime note guardano ai mitici gruppi ska degli anni ‘80 come Skatalites, Clash, Mano Negra.
Nel 1998 il gruppo vince la rassegna bolognese Centofiori e incide finalmente il suo primo mini cd intitolato "Il cd de i quattrocentocolpi". Grazie a quel lavoro, il gruppo venne contattato dal produttore Enzo Miceli (lo stesso di Daniele Silvestri) con il quale incide un singolo di successo (“Se puoi uscire la domenica”, cover di una nota canzone di Gianni Morandi). E’ il periodo di maggior attenzione nei confronti della band, che partecipa a numerose trasmissioni televisive. A completamento di questo momento “magico”, nel giugno 2002 esce “Fagiani in Fiamme”, ad oggi l’ultimo lavoro della band.
Sopravvissuti ad un nuovo cambio di formazione, l Quattrocentocolpi si ripresentano oggi con una formazione a 6, che annovera tra le sue fila, oltre al fondatore Matteo, Pedro, Valerio, Massimiliano, Mauro e Federico.
Ore 22,30 – Ingresso gratuito
Sab 19 marzo – THE VOICE OF ROCK
GLENN HUGHES (Vocals /bass)
L’ex frontman dei Deep Purple ha suonato con diverse band, dai Deep Purple appunto ai Black Sabbath, e ha alle spalle una lunga carriera solista. Ad accompagnarlo in questo tour:
JJ Marsh (guitar)
Kjell Haraldsson (keys)
Tom Broman (drums)
+ special guest THE LIZARDS (Rock - USA)
a cura di Bronson Produzioni
Ore 22,30 – Ingresso 20 euro
Dom 20 marzo –THE WEDDING PRESENT+ DIVA SCARLET (Indie Rock - UK)
Formati nel 1985 a Leeds, i Wedding Present sono stati una delle istituzioni del rock melodico inglese, e sono destinati a rimanere fra i pochi davvero importanti. Non solo le loro canzoni sono orecchiabili come il genere comanda, ma vantano anche un piglio quasi punk e arrangiamenti eccentrici che i loro nipoti del Brit-pop potranno soltanto sognare. Il gruppo cominciò all'insegna di un effervescente e frenetico boogie, propulso dal febbrile chitarrismo di Peter Solowka, ma le loro canzoni dimostravano già un talento melodico nettamente superiore alla media. L'incedere del canto di Gedge faceva pensare a una versione più grintosa del pop chitarristico degli Smiths. La personalità melodica del gruppo venne decisamente a galla sull'album “George Best” (Reception, 1987), nonostante il sarcasmo dell'era punk e il nervosismo della new wave. Energia, passione e bonarietà fecero di queste canzoni altrettanti piccoli inni per i giovani borghesi che non si riconoscevano nei salmi melodrammatici degli Smiths. il gruppo rimase sino all'ultimo una formazione di culto nonostante alcune buone affermazioni, come ad esempio con l'album "Seamonsters", numero 13 nelle classifiche UK nel '91, e con il singolo "Come play with me", numero 10 nel 1992. I Wedding Present, a distanza di quasi 8 anni dal loro ultimo lavoro, il singolo "Montreal" pubblicato nel gennaio 1997, nel 2004 sono tornati sulla scena con un nuovo album "Take fountain" ed un ampio tour. Il frontman David Gedge ha riarrangiato la line-up, la quale peraltro nel corso degli anni già aveva subito cambiamenti, ed ora la formazione vede Simon Cleve alla chitarra, Terry Castro al basso e Kari Pavlovaa alla batteria.
Ore 22,30 – Ingresso 12 euro
Ven 25 marzo – DOG EAT DOG + EXILIA (Crossover - USA)
Un immancabile ritorno per una band che ha scritto le migliori pagine del crossover! Ragazzoni americani iper-vitaminici che amano lo skate e lo snowboard, vestono marchiati di squadre di hockey e basket, saltano e pogano. Tutto già visto e già sentito. Ed in effetti la prima volta che il clip "No Fronts" di questa allora sconosciuta band scese sugli schermi televisivi non fu accompagnato da sussulti di eccitazione. Sembrava una semplice deviazione dei Mighty Bosstones. Ora si cominciano a comprendere alcune cose e il fatto che il remix di quel pezzo fu operato dal leggendario Jam Master Jay (dj dei Run DMC) non è stato un caso. “L'hip hop ha avuto un'importanza fondamentale per noi. In fin dei conti siamo di New York e non potevamo non rimanere coinvolti da ciò che facevano gli EPMD e Eric B Et Rakim. Tuttora ascolto rap, mi piacciono le cose del Wu Tang e adoro il disco di Dr. Octagon (ex Ultramgnetic Mc's, pubbiicato dalBa Mo' Wax in Europa). Su "Play Games" puoi anche trovare un pezzo prodotto da RZA (il guru produttivo del Wu Tang, n.d.A.) e ti assicuro che è molto significativo il fatto che sia stato disponibile a lavorare con noi; molte band (fra cui Rage Against The Machine e Biohazard) hanno richiesto un suo contributo e lui ha sempre rifiutato. Comunque l'hip hop è solo una delle cose che ascoltiamo, il nostro background è molto vario e ciò si riflette nella nostra musica. Io sono anche un grande fan di cose tipo Popol Vuh e Tangerine Dream ed inoltre sono affascinato da certo rock italiano anni '70: la colonna sonora di "Il gatto a nove code", it's amazing!!!”. E' Dave Neabore che parla e in soli cinque minuti riesce a distruggere tutti i pregiudizi che circondano un gruppo come i Dog Eat Dog. Chi se li immaginava come una combriccola di Beavis Et Butthead scelti dal mercato discografico per soddisfare i foruncolosi teenager del Texas deve ricredersi.
Ore 22,30 – Ingresso 15 euro
Per informazioni e prevendite su tutti i concerti: 051 241554.
OFFICINA ESTRAGON – Via Calzoni 6/h – BOLOGNA
TEL/FAX: 051 365825 e-mail: live@estragon.it
www.estragon.it
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