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The Ruby Suns: concerto ad ingresso libero   (09/02/2009)

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Domenica 29 Marzo 2009
Roma @ Sinister Noise
www.myspace.com
Ingresso € 7,oo

Lunedì 30 Marzo 2009
Faenza @ Clandestino
www.myspace.com
****Ingresso gratuito****

I RUBY SUNS sono una delle più promettenti band provenienti dall’emisfero australiano, con due dischi alle spalle e interessanti influenze world music. Tra folk della propria terra, Nuova Zelanda, surf pop alla Beach Boys e world music polinesiana i Ruby Suns portano avanti il discorso intrapreso con il precedente omonimo album dando alle stampe quello che è da considerarsi uno dei dischi più interessanti del 2008. ‘Sea Lion’ è unico, un prodotto musicale arrivato silenziosamente alla ribalta e di cui lentamente tutti si stanno accorgendo. Dopo la pubblicazione di 'Sea Lion' i Ruby Suns hanno intrapreso un lunghissimo tour mondiale, suonando ovunque dagli States al Giappone in compagnia di The Dodos, Jennifer Gentle, Architecture In Helsinki e Fleet Foxes. In America il loro secondo album è stato pubblicato dalla Sub Pop (label che ha scoperto Nirvana, Soundgarden, Mudhoney, The Shins, CSS e Band Of Horses), in Europa dalla Memphis Industries (The Pipettes, The Go-Team e Tokyo Police Club).
I Ruby Suns sono una band nata per diventare grande, di successo e derivativa per il suono degli altri grazie alle mille idee che affiorano dalla loro musica. Psichedelici come i Caribou del periodo Manitoba, divertenti e colorati come gli australiani Architecture in Helsinki e melodici come potrebbero esserlo i The Coral se fossero cresciuti al sole e non sotto la pioggia d’Albione.
Nel periodo in cui gruppi come Mahjongg, Yeahsayer e Vampire Weekend hanno creato matrimoni misti tra indie e world music, i neo zelandesi Ruby Suns suggellano l'improbabile unione tra il consacrato verbo dei Beach Boys e inaspettate suggestioni afro-polinesiane, modulando allo stesso tempo in modi nuovi il fattore psych della loro musica.
Pare una follia, e probabilmente lo è, ma funziona: dal loro ultimo album 'Sea Lion' si ascoltino i saliscendi sonori accesi di bagliori psichedelici di 'Oh, Mojave' o gli aromi polinesiani fusi alle chitarrine kenyote di 'Tane Nahuta'. E si tratta solo dei due pezzi più appariscenti. 'There Are Birds' è un pop sognante alla maniera degli Yo La Tengo. Quasi fuorviante la scura 'Morning Sun' che chiude la nottata di bagordi con un inaspettato accesso in odor di Depeche Mode rifatti da un gruppo della Labrador records.
I Ruby Suns sono un sogno acido in cui Architecture in Helsinki e Beach Boys giungono ad una soluzione di suoni tra passato e modernismo. Questa è una band di cui non si può fare a meno.
(Cominicato Grinding Halt).

More Info:
www.myspace.com
www.lilchiefrecords.com

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Info:
www.grindinghalt.it

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