Spalleggiati da Jason Loewenstein (già a lavoro
con Sebadoh e Fiery Furnaces), la formazione
di Brooklyn mette a punto un secondo capitolo
dopo “Asleep Or Awake Walk” (del 2005).
Novità sostanziali, per il momento, non se ne
vedono all’orizzonte: il trio prosegue il proprio
percorso lungo i sentieri di un un indie-pop/folk
(d’estrazione lo-fi) statico, accorato, riflessivo e
in buona misura commovente, quasi del tutto
privo di scosse ritmiche (nelle sole “Babyface
In A Pickup Truck”, “Rope Swing 2000” e
“Green River” si evincono timidi accenni
percussivi).
Violino, organo, piano, chitarra, frequenze radio,
field recordings e quant’altro lasciano così fluire
una musica sonnolenta, bucolica, trasognata,
ridotta ai minimi termini, dalle lievi
inflessioni sperimentali.
Lentezza esasperante (la già citata “Rope
Swing 2000”) e briciole di musica classica e
gitana (“Starlet/Miss Brooklyn”). Chi soffre
di insonnia potrebbe trarne un qualche
giovamento.
(Own Records)

Massimiliano Drommi
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