Album di debutto per i Bloodlights, formazione
norvegese capitanata dal cantante/chitarrista
Captain Poon (già nei Gluecifer).
Guardi in copertina le espressioni del volto dei
componenti della band e subito ti fai un’ idea
circa il tipo di musica che andrai ascoltare:
un hard rock stradaiolo con qualche tendenza
punk che abbaia ma non morde.
I Bloodlights ci provano a fare i duri, con dei
risultati in verità un po’ scontati. Il disco, che
non presenta sbavatura alcuna, vorrebbe essere
‘sporco’ ma è troppo ben curato; le sonorità
sono decisamente standardizzate e hanno
anche un piglio melodico.
Poi arrivi a “Screwing Yourself”, traccia
tremendamente melensa che sembra fatta
apposta a tavolino per ‘impressionare’ i più
giovani, e allora capisci che questa non può
essere gente seria. Produce l’ ex Monster
Magnet Phil Caivano.
(Mate In Germany/Audioglobe)

Massimiliano Drommi
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