Sono norvegesi, e “The Light Shines Almost All
The Way” è il loro quinto capitolo. Quello degli
Ai Phoenix è un indie-pop disarmante, che fa
tenerezza, il più delle volte dai forti connotati
adolescenziali: << Away, away, we’re going
away/To the countryside, listening to pop-songs
all day/Excellent songs about being alone or in
love >>. (“Companion”); e ancora: << Lanterns
glow/The party’s over/We dance some more/We
make no plans/Just talk about it/Then we dance
some more >>. (“The Party’s Over”).
Canzoni buone per distrarsi e per ‘non prenderla
troppo sul serio’, caratterizzate da una giocosità
di fondo che lascia trasparire una discreta dose
di sciatteria e indolenza.
Tra melodie effervescenti (“You and I”), rimandi
ai Call And Response (la già citata “Companion”),
sviluppi country (“Peter Pan”), superflui esercizi
synth-pop (“Like We Know”), ritmi alla moviola
(“Broken Bones”), ombre improvvise (“He Kisses
The Streets I Walk”) e strutture sonore più
ricercate (“I’m Barely Trying“).
Con l’immancabile – e svenevole – pezzo con
chitarra acustica (e organetto) cantato da
un lui e una lei (“She Eats Stones”).
(Glitterhouse/Venus)

Massimiliano Drommi
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