IL MISTERO DELL'ACQUA (USA 2000)
di Kathryn Bigelow con Sarah Polley (Maren), Ciaran Hinds (Louis Wagner), Vinessa Shaw (Anethe), Catherine McCormack (Jean), Sean Penn (Thomas), Elizabeth Hurley (Adaline)
Due storie si incrociano: quella di un duplice delitto avvenuto nel 1873 su un'isola al largo di Portsmouth e quella di una fotografa che, ai giorni nostri, si reca in loco su una barca per un servizio fotografico e capisce quanto la versione ufficiale dei delitti sia lacunosa ed inquietante; la progressiva scoperta del reale svolgimento dei fatti coinciderà con lo sfaldarsi dei rapporti fra la fotografa, il marito e gli altri occupanti della barca.
Il film inizia in maniera lenta e "antipatica": chi se ne frega di quei quattro stronzi in barca a vela con le facce da fotomodelli e cosa c'entrano coi bellissimi personaggi ottocenteschi, ben più interessanti? In realtà è la maestria della Bigelow a manovrare il contrasto di atmosfere, a creare un "polanskiano" senso di angoscia per far risaltare il misterioso legame fra le due storie, ad incastrare i flashback a catena e ad accelerare sempre più i tempi della narrazione, fino alla conclusione spasmodica; e già a questo punto si può dire di essere di fronte a un bellissimo film. Ma la sceneggiatura mette in campo molte più sfumature psicologiche, sguardi e ricordi che complicano i rapporti di ognuno con tutti gli altri e fanno sempre sospettare che in entrambe le vicende vi sia qualcosa di non detto, di sotterraneo e razionalmente incomprensibile; perversione/frustrazione sessuale, sensi di colpa e volontà di trovare (o addirittura di essere) un capro espiatorio, solitudine ed insicurezza sono alcuni dei fili rossi che percorrono ogni inquadratura fino all'impossibile doppia catarsi finale: la redenzione non arriva, l'angoscia continua ad aleggiare. Niente più luci colorate e adrenalina alla "Strange Days", ok, ma anche chi cerca in questo film le acrobazie tecniche della Bigelow "tradizionale" non sarà deluso: la tempesta che colpisce la barca a vela è stupendamente girata, le inquadrature velocizzate delle nuvole in corsa non sono mai gratuite. In breve, credevo che avrei scritto una stroncatura, e invece...
Tracy Horn
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